Un educatore riflessivo [oltre il] 2.0. generatore di capacità
Dalla riflessività al creare capacità sapendo collocare i social-network, all’interno di una vision di empowerment della persona, delle relazioni e delle organizzazioni.
Da qui nasce la provocazione – sotto forma di appunti – verso la possibilità di nuovi stili di vita digitali, come quello di una slow-navigation, e come la capacità di assumere la competenza del limite.
Probabilmente la switch-generation sta chiedendo all’ educatore riflessivo anche input e provocazioni verso la possibilità di assumere una competenza di au-to-limitazione, appunto nel tempo di Prometeo scatenato, nel quale il tecnologico e il digital stanno schiacciando i giorni e le ore in un looking down che la trasforma in down people ed è solo operando il shut down display (idea di auto-limitazione) che può uscire verso un looking around e un look up che restituisce all’uomo anche se ancora pre-adolescente e adolescente – la sua strutturale verticalità è, nella relazione, l’ exit dall’ auto-referenzialità.