E-mail truffa: come evitare di cadere nella trappola

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Sempre più spesso capita di sentire di persone cadute nella trappola delle e-mail truffa inviate da veri e propri delinquenti col fine di rubare dati personali o inserire virus nel PC. Queste azioni in gergo web e legale, sono anche indicate col termine phishing (che potremmo letteralmente tradurre col termine ‘pescare’: i truffatori ‘pescano’ di fatto i vostri dati personali). Le e-mail truffa hanno spesso successo perché sono inviate da indirizzi che assomigliano a quelli di servizi pubblici o statali (il più comune è Poste Italiane) a quelli di istituti bancari o a servizi utilizzati dal truffato (ad esempio PayPal, Apple, Facebook, Google ecc..). Esteticamente le mail truffa sono spesso ben fatte: la grafica, i loghi, la font utilizzata, sembrano identiche all’originale.

Come fare quindi per evitare la truffa?

Per evitare di ritrovarvi con un virus sul vostro computer o, peggio ancora, di finire nella rete del phishing basta fare molta attenzione all’indirizzo mail del mittente (se vi scrive ‘posteitaliane.it’ l’indirizzo e-mail non può essere differente), evitare di cliccare su link sospetti (piuttosto fate una telefonata e chiedete se è reale la comunicazione ricevuta), non compilare form o rispondere inviando dati personali (Banche, istituti ecc non chiedono mai questo).
Che queste siano le regole da osservare ce lo fa notare anche il nuovo post su Facebook della Polizia di Stato, pubblicato il 3 settembre, attraverso la pagina Facebook Agente LISA: spesso queste mail vengono inviate da indirizzi simili a quelli di un servizio noto all’utente, ma con qualche piccola variazione.

È bene, quindi, fare sempre molta attenzione a questi piccoli particolari per evitare di cadere vittima di un’e-mail truffa… perché, come sempre, prevenire è meglio che curare 😉

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Rosa Giuffrè

Consulente per la comunicazione digitale e Social Media Educator. Credo nel #futurosemplice e che Dio è nel cuore dei giovani

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